mercoledì 16 ottobre 2013

Nusät


Tanto per tranquillizzare coloro che pensano che io abbia voltato le spalle al partito “ccchiu zucca pè tutti!” (lo so, siete tantissimi, e siete tutti nella mia testa…!), ebbene NO, sono ancora una fervida sostenitrice, e anche se non ostento la mia fedeltà al partito con abiti arancioni, mi rendo riconoscibile per la siluette: testa grossa e culone, una perfetta zucca violina, insomma.
Dati alla mano, o meglio, scontrini-dell’ortolano-alla-mano, da quando l’autunno è arrivato, ne avrò divorate non meno di 5 o 6, con il picco la scorsa settimana, in cui ne ho fatte fuori due.
Da 1kg ciascuna.
Da sola.
:O
!
E di che morte sono schiattate? A parte i grandi classici, zucca al forno speziata, zucca al forno ancora più speziata, zucca al forno solo con il sale che già ieri ho fatto il pieno di spezie, rosti con zucca, vellutata di zucca, e via discorrendo, un po’ di giorni fa è arrivata una new entry: il nusät.
Spaparanzata, sfogliavo il numero di ottobre dello scorso anno della Cucina Italiana: mai sfogliamento di rivista fu più proficuo: non so come, non so perché, mi era sfuggito il nusät! È così buono, così vellutato e coccoloso, che è sbocciata una dipendenza nella dipendenza: dipendenza da  nusät su dipendenza da zucca! :)
E ho anche imparato che:
  • è un piatto tipico dell’oltrepò pavese
  • per farlo super-tradizionale bisognerebbe usare la zucca berrettina di Lungavilla
  • nusät deriva da noce moscata, ma col tempo, mal interpretando il nome, qualcuno ha aggiunto alla ricetta le noci (Dio lo benedica, lo sbadato che ha aggiunto le noci!)
  • nel medioevo si mangiava nella sera delle sette cene, all’antivigilia di natale.

Ma soprattutto ho imparato (a memoria, subito!) la ricetta! ;)

Per otto persone:
½ zucca Berrettina (1,2kg circa)* 
60g Grana Padano grattugiato
60g pangrattato + un po’ per lo stampo
1 uovo
1 cipolla
Noce moscata
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di olio EVO
Sale & pepe
5-6 noci

io ho usato la Delica

Privare la zucca dei semi, affettarla in fette spesse e cuocerla un forno a 180°C per una 40ina di minuti finché sarà tenera. Eliminare la buccia e schiacciate la zucca con uno schiacciapatate, raccogliendo la polpa in una ciotola.
Sbucciare e affettare finemente la cipolla. Sciogliere il burro insieme all’olio e rosolarvi la cipolla dolcemente, per 8-10’. Spegnere, eliminare la cipolla e tenere da parte l’olio/burro.
Unire l’uovo, il grana e il pangrattato alla zucca mescolando bene, quindi condire con l’olio/burro aromatizzato alla cipolla e regolare di sale e pepe.

Imburrare uno stampo tondo dai bordi alti (o 8 stampini monoporzione) e spolverizzarlo con il pangrattato, versare il composto di zucca nello stampo, livellandolo bene. Decorare la superficie con i rebbi di una forchetta. Cuocere il tortino a 150°C per 35’ (saranno sufficienti 20-25’ per i monoporzione). Sfornare, decorare con gherigli di noce e servire. 

martedì 8 ottobre 2013

Fagottini ai fichi, miele e vaniglia

 La furia impastatrice dello scorso week end ha prodotto questi fagottini, che tuttora allietano le mie colazioni (leggasi gioia e gaudio). Del resto se alla vista dei fichi impazzisco e ne compro mille mila, dopo devo pur usarli! :P
L’idea iniziale era molto più diabolica e calorica di questi fagottini, una torta che solo a immaginarla mi vien fame! Però poi mi son ricordata che la settimana prima di torte ne avevo fatte ehm, due, ehm,  quindi ho optato per una soluzione un po’ meno ipercalorica ma soprattutto per una soluzione congelabile :P
Il risultato è stato assolutamente all’ altezza delle mie aspettative: morbidosi e molto profumati grazie al miele e alla vaniglia, e il ripieno bbbbuonissimo, con i fichi che diventano morbidi ma non si disfano. Assolutamente promossi! :)

Per circa 20 fagottini:
250g farina 00
250g farina manitoba
1 cubetto di lievito di birra (25g)
165g miele millefiori
40g burro morbido
1 bacca di vaniglia
150ml acqua circa
20 fichi piccoli o 10 grossi
1 tuorlo

Incidere la bacca di vaniglia per il senso della lunghezza e raschiare i semini con la punta di un cucchiaino. Mescolare le due farine insieme in una ciotola e aggiungere i semini di vaniglia. Sciogliere il lievito nell’ acqua tiepida insieme a un cucchiaino di miele e far riposare per una ventina di minuti, finché in superficie si formerà della schiuma.
Fare la fontana con la farina, versare al centro un po’ d’acqua e un po’ di miele e iniziare a impastare, raccogliendo pian piano la farina dai bordi, prima con una forchetta poi con le mani. Continuare fino a inglobare tutta l’acqua e tutto il miele: si dovrà ottenere un impasto ben omogeneo. Aggiungere il burro morbido a fiocchetti e impastare bene, fino a incorporarlo completamente. Lavorare bene l’impasto su un piano di lavoro infarinato, finché sarà ben liscio e elastico, ci vorranno circa dieci minuti.
Riporre l’impasto in una ciotola ampia leggermente imburrata, coprirla con un panno umido o con della pellicola e far lievitare il luogo tiepido fino al raddoppio (circa 2h).
Lavare delicatamente i fichi, eliminare il picciolo e asciugarli con della carta da cucina o con uno strofinaccio pulito. Riprendere l’impasto, sgonfiarlo leggermente e dividerlo in pezzi da 50g ciascuno. Stendere ogni pezzo in un cerchio di circa 15cm di diametro, disporre su una metà un fico (o mezzo se sono grossi) tagliato in spicchi  e richiudere il cerchio di impasto sul ripieno, formando una mezza luna. Disporre sulla superficie di ogni fagottino un’altra fettina di fico.
Disporre tutti i fagottini in teglie rivestite di carta forno, ben distanziati tra loro, coprire con un panno e lasciar lievitare in luogo tiepido finché saranno ben gonfi, circa 1-1 ½ h.
Sbattere leggermente il tuorlo con un po’ d’acqua e spennellare i fagottini.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 20’ circa, finché saranno ben dorate sopra e sotto. Sfornare, lasciar intiepidire e gustare!


Note:

una volta freddi possono essere surgelati in sacchetti di plastica, in modo da poter allietare le vostre colazioni. Cinque minuti in forno li faranno tornare fragranti come appena sfornati :)