Io e mio nonnino, tra le altre cose, condividiamo la gola
per la frutta secca, ma la gola seria, quella che se per caso chiacchieriamo
CASUALMENTE vicino a un cesto di mandorle, la conversazione è condita da un
sacco di CHOMP CHOMP, ecco.
Si da il caso che il super nonno abbia un sacco di
piante, e tra queste un sacco di mandorli.
E si da il caso che quando torno in Sardegna, soprattutto
ultimamente, mi lancio in avventurose gite col nonno nei suoi terreni. Gite in
cui scopro un sacco di cose:
che la sua “domenica mattina presto” e la mia “domenica
mattina presto” sono distanti 2 ore;
che quando era piccolo, lui non sapeva la strada per
arrivare in campagna, ma il cavallo si;
che quei tavoli giganti che ha in cucina, non vengono da
un negozio di mobili, ma da un ciliegio vecchissimo “che prima era qui”;
e che ad agosto ci sono le mandorle fresche.
Special guest: Kira, addetto al controllo qualità del raccolto
E l’ultimo agosto ho raccolto talmente tante mandorle
che, nonostante ne mangi un po’ ogni giorno, ne ho ancora un sacco. Anche perché
siccome il mio non è un nonnino, ma un SUPER nonnino, a Natale mi ha dato un’altra
razione, di quelle con il guscio meno duro, che riesco ad aprire anche con lo
schiaccianoci ♥
Ma quando sarò grande e avrò una casetta tutta mia, non mancherà una “postazione mandorle” come quella di nonno: in terrazza, una sedia piazzata davanti a un grosso ceppo di legna su cui è piazzato un bel martello e una vociona di sottofondo che ti raccomanda di stare attenta alle dita :P
Quindi insomma, le mandorle a casa mia non mancano mai.
Non merito dei grattini per il mio contributo?!
E che bisogno c’è di fare il finto marzapane con tutte le
mandorle che girano per casa?! A parte che io sono gelosa delle mie mandorle,
mi sembra quasi un delitto manipolarle troppo, tanto sono buone così, in
purezza, giusto un po’ tostate, ma soprattutto la verità è che le cose strane
mi ispirano, mi sconfiferano, e mi assillano finché non le provo. Così è stato
per il finto marzapane, è da quando è uscito questo post che sono stracuriosa
di provarlo! E il suo momento finalmente è arrivato!
Appena pronte le briochine ne ho assaggiata una e WOW! Poi dopo ripetuti
assaggi non ero troppo convinta, però forse c’entrava il fatto che ero piena
come un uovo :D insomma, ora allietano le mie colazioni da qualche giorno
(ebbene si, hanno superato la prova freezer!) e ne sono assolutamente
soddisfatta! :) e il ripieno ricorda veramente un finissimo marzapane
nonostante sia fatto soprattutto di…
Patate! ;)
Per una ventina di
briochine:
Per l’impasto
500g farina 00
½ cubetto di lievito
220ml latte tiepido
80g burro
1 uovo
Un pizzico di sale
Per il ripieno:
800g patate a pasta gialla
125g zucchero
100g mandorle
2 flaconcini di essenza di mandorle
125g uvetta sultanina ammollata per qualche ora in acqua
tiepida e rum
Per lo sciroppo:
½ limone (succo)
2 cucchiai di zucchero
L’impasto:
Sbriciolare il lievito nel latte tiepido e lasciarlo riposare per circa 10
minuti. Sciogliere il burro in un pentolino (deve essere caldo, non bollente).
Mischiare farina, zucchero, sale e fare la
fontana. Versare al centro le uova leggermente sbattute, e aggiungere prima il
burro caldo, poi il latte con il lievito. Impastare tutto a mano o con
l’impastatrice fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Mettere l’impasto
in una ciotola capiente, coprire con della pellicola e lasciare lievitare in un
luogo tiepido fino al raddoppio (circa 1h e ½ ). Rompere la lievitazione
impastando brevemente, far lievitare ancora per una mezz’oretta. Durante i
tempi di lievitazione, preparare il ripieno:
Il ripieno: lessare
le patate (con la buccia) in abbondante acqua, scolarle e passarle ancora calde
allo schiacciapatate (non occorre sbucciarle, la buccia non esce dallo
schiacciapatate!).
Tuffare le mandorle in acqua bollente per un minuto,
spellarle, tostarle in forno a 180°C per 10’ e lasciarle raffreddare. Una volta
fredde, tritarle finemente con il mixer.
Mescolare insieme le patate, le mandorle, l’essenza di
mandorle e lo zucchero. Aggiungere l’uvetta leggermente strizzata e asciugata e
mescolare.
Le briochine: stendere
l’impasto su un piano infarinato, fino a ottenere una sfoglia di circa ½ cm di
spessore.
Per i cornetti: dalla
sfoglia ritagliare dei triangoli isosceli (base circa 8cm, altezza circa 15cm),
disporre sulla base un salsicciotto di ripieno e arrotolare dalla base verso la
punta, stirando leggermente quest’ultima.
Per le girelle:
stendere l’impasto in un rettangolo. Spalmare il ripieno in uno strato
uniforme, lasciando libero un bordo di circa 2cm su uno dei lati
più lunghi. Inumidire leggermente la porzione libera di
modo che, una volta arrotolato, l'impasto si sigilli bene. Arrotolare l'impasto
dal lato lungo, partendo dal bordo non libero dal ripieno e finendo sul lato
con il bordo libero. Girare il rotolo così ottenuto in modo che la 'cucitura'
sia verso il basso, a contatto con il piano di lavoro. Con un coltello ben
affilato tagliare delle girelle di circa 1cm di spessore.
Disporre le briochine su una placca coperta
di carta forno, ben distanziate tra loro e farle riposare, coperte con uno
strofinaccio, per mezz’ora.
Nel frattempo preparare lo sciroppo: portare a bollore in
un pentolino il succo del limone con lo zucchero, sempre mescolando, in modo
che lo zucchero si sciolga bene.
Cuocere le briochine in forno preriscaldato a 180°C per
20’ circa, finché saranno dorate. Sfornare e spennellare subito con lo
sciroppo.
Hanno un aspetto veramente delizioso!!! Da provare...!!!
RispondiEliminaMa questa è una furbata O_O provo, provo!
RispondiEliminaLe devo provare subitissimo!
RispondiEliminasiii sono troppo belline e hanno un gusto veramente particolare!!! :) :)
RispondiEliminaUahhhh..che bontà!!! Ste cose alle mandorle mi fanno impazzire!
RispondiEliminati capisco benissimo!! Io se non mangio la mia dose quotidiana di mandorle e/o noci sclero!!! :P
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