Ebbene si, il momento è giunto. Ho ricominciato a correre dopo il luuuungo letargo invernale. Se ora dei poveri sfortunati udinesi udiranno i miei rantoli di fatica in giro per le strade una buona parte della colpa è del mio prof di Epidemiologia. Uno stecco nonostante gli anni, che tra un grafico che potrebbe chiamarsi “inattività fisica – fattore di rischio per TUTTO” e una tabella stile “sovrappeso = morte certa” fa strane proposte tipo “allora, chi viene a correre con me domenica mattina???”
Cioè, già si avvicina la primavera e la mia mente è assai impegnata ad allontanare pensieri orribili e domande di cui sa già la risposta, tipo “se sbucasse fuori uno scoiattolo nel prato, tu, con la tua agilità da bradipo e i polmoni di un pesce, riusciresti a inseguirlo?” , se ci si mette anche lui il mio povero cervellino si sovraccarica e non riesce più a raccontarsela! Quindi già da tempo si paventava l’idea che Buccia, la furia paonazza, tornasse a indossare la sua tutina, ma la spinta finale, il fattore decisivo non è stata l’aterosclerosi, né il tumore de tottu (il tumore a tutto), ma le geleé. Iniziava a esserci una certa somiglianza tra me e loro.
Per un sacco di caramelle:
500ml succo d’arancia
100g zucchero
6g agar agar
2-3 cucchiai d’acqua
Mescolare lo zucchero con il succo d’arancia e farlo sciogliere a fuoco basso, quindi spegnere. Sciogliere l’agar agar nell’acqua e portare a ebollizione e cuocere per 5’. Aggiungere l’agar agar al succo e mescolare bene. Versare negli stampini e aspettare che si rapprenda bene. Sformare le caramelle e gustare così o, se preferite, rotolate in un po’ di zucchero semolato.
Note:
- meglio usare degli stampi abbastanza regolari e senza troppi ghirigori.