Ci sono giorni in cui la forza non scorre affatto potente
in me.
Giorni in cui chissà perché in quel reparto il tirocinio si inizia prestissimo,
e io scopro che le 6 non è solo l’ora perfetta per un taglio, ma è anche l’ora
(decisamente inadeguata) per una colazione ancor più bradipesca e
yaaaaaawwwwnnn del solito. Giorni in cui gli dei mi odiano, ma soprattutto il
dio pluvio che ci gode tantissimo a vedermi scapicollare in bicicletta mentre
scopro che è inutile avere la mantellina se subisci il fascino magnetico delle pozzanghere:
grandi o piccole, limpide o fangose, io, è evidente, non so resistervi.
In giorni come questi, quando diciamocelo, le soddisfazioni
della vita non sono esattamente abbondanti, non resta che consolarsi, scaldarsi,
illuminarsi e tornare felici con una zuppa.
Se poi la zuppa è quella di oggi, così buona, così
saporita, così “mmmmhhhh mò te magno tutta!” anche dover raccattare monetine
dal fondo dello zaino per andare a comprare un cucchiaio (che figurati tra una
yaaaaaawwwwn e l’altro mi son ricordata di prenderlo) non vi farà tirar giù porchi
ma solo acciderboline.
Questa, ve lo dico, entra dritta per dritta nel podio
delle best soups EVER.
Per 3-4 persone:
1 cipolla rossa, pelata
1 rametti
di rosmarino
25g porcini secchi
½ peperoncino
600ml brodo di pollo o brodo vegetale
3-4 fette di pane casareccio
Un mazzetto di salvia
Sale & pepe
2 cucchiai d’olio EVO + 1 cucchiaio per il pane
Tritare grossolanamente la pancetta e la cipolla in pezzi
di circa 1cm;
sbucciare la zucca, privarla dei semi e dei filamenti e
tagliarla a cubetti di circa 1cm;
tritare finemente gli aghetti del rosmarino, dopo aver
eliminato il rametto facendogli il contropelo (a lui non piacerà, ma a me si!);
mettere a bagno i porcini in una tazza di acqua ben calda,
quando saranno morbidi (minimo sindacale 15’), scolarli (tenere da parte il
liquido) e tritarli grossolanamente.
Mettere la pancetta in una casseruola insieme all’olio,
su fuoco alto. Dopo circa 1’, quando la pancetta inizierà a dorarsi, aggiungere
il rosmarino, le castagne sbriciolate grossolanamente con le mani e il
peperoncino. Proseguire la cottura, mescolando frequentemente, per circa 3-4’.
Aggiungere i funghi, la cipolla e la zucca. Proseguire la cottura, mescolando
frequentemente, per circa 10’, quindi aggiungere circa metà dell’acqua dei
funghi e il brodo. Portare a bollore, spostare sul fuoco più piccolo, e far
sobbollire per circa 40’.
Nel frattempo condire il pane con un filo d’olio, sale e
pepe, strofinarci sopra la salvia e lasciarla sopra, quindi far dorare in forno
caldo per qualche minuto.
Assaggiare la zuppa, regolare di sale e pepe e servire
con il pane.
Attenzione: crea dipendenza.
Valori nutrizionali per porzione:
Ricetta tratta da "Jamie's Great Britain" di Jamie Oliver
Note:
[1] Io
l’ho fatta sia con che senza: non voglio mentire, con è più buona, ma senza dà
comunque grandi soddisfazioni e meno sensi di colpa :P
[2]
Jamie consiglia la butternut, ma secondo me solo perché negli UK non ci sono la
delica e la mantovana :P
[3] Io
purtroppo ho scoperto questa meraviglia solo quando il tempo delle castagne era
finito, ho usato quelle in pacchetto della noberasco: è fantasmagorica così,
non oso immaginare con le caldarroste *.*
La ricetta originale prevede anche una manciatina di riso o orzo perlato (da aggiungersi insieme alle cipolle e alla zucca), ma io di solito, dato che la faccio per poi mangiarla il giorno dopo in università, non ce lo metto che se no si gonfia tutto e mi viene una sbobba e vi dirò, mi piace persino di più senza, è ancor più un concentrato di sapori!
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