Era più di qualche giorno che mi portavo dietro questo
fardello, come una scimmia su una spalla, una tentazione fortissima, un vorrei
ma non posso.
Insomma, per dirlo fuori dai denti, ero in craving per
gli gnocchi.
Un delirio durato giorni con abbondanti dialoghi
interiori (o forse anche esteriori, ma per questo dovreste contattare la mia
coinquilina, io non so dirvi) tra una Buccia golosa e una Buccia crudele e
sboccata:
“mmmmhhhhh un bel piatto di gnocchi…”
“ma davvero? E quando li fai? Vuoi davvero smerdeggiare tutta
la cucina per fare cosa, una o massimo due porzioni di gnocchi? Eh? Vuoi tenere
un fornello acceso mezz’ora per lessare una patata? E al pianeta non ci pensi?”
“ma gli gnocchi alla sorrentina….”
“ma ta gazzu sorrentina, e dove lo trovi il basilico, ah?
AH?”
Ma poi, il mio cervellino, ma soprattutto l’ortolano, è
giunto in mio soccorso, come un cavaliere medioevale in luccicante armatura
(alla facciaccia tua, Buccia crudele e sboccata!).
Il mio cervellino mi ha ricordato questa ricetta, che avevo provato con successo la scorsa estate
quando mi trovavo nella ridente Isola natìa: un successone.
E poi, lui, l’ortolano salvatore di donzelle in pericolo. Dopo aver fatto la
consueta spesa (zucca, altra zucca, oh mi dia anche un po’ di quella zucca!),
mentre mi accingo a pagare, eccolo lì, vicino alle casse, accoccolato dentro
delle vaschette: IL BASILICO. A febbraio. Un miracolo fatto foglie.L’ortolano ha riso molto della mia strappa storia lacrime (o forse rideva per aver piazzato 30g di basilico a 2€? WHO KNOWS!) e io sono tornata a casa saltellante (e sempre più delirante: “GNOCCHIIII! GNOCCHIIIII! È ARRIVATO IL MOMENTO DEGLI GNOCCHIIIIIIIIII!!!!!”).
Poi però la Buccia crudele e sboccata è tornata all’attacco
e mi ha impedito di farli alla sorrentina
(“hai visto la bilancia
stamattina? Ecco. C’è bisogno che ti dica dove dovresti ficcartela la
mozzarella?”), ma anche così, con il basilico nell’impasto e un poco di
ricotta affumicata sono uno spettacolo!
Niente da fare, ‘sti gnocchi saranno anche farlocchi ma sono
una figata. Hanno la consistenza degli gnocchi veri, il sapore è un po’ diverso
certo, le patate non ci sono, ma non si sporca niente, si fanno in fretta e si
lavorano che è una meraviglia.
Se non l’avete ancora fatto, provateli e andate e per
tutto il mondo e predicate la ricetta degli gnocchi farlocchi ad ogni creatura; chi
ha creduto e li avrà provati, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà
condannato a una cucina smerdeggiata.
Per tre porzioni mini come in foto o due più
serie:
Per gli gnocchi:
180g farina
180ml acqua
Un generoso pizzico di sale
8-10 foglie di basilico
Per condire:
400g pomodori datterini in barattolo (grazie Despar
premium)
un cucchiaio d’olio EVO
1 scalogno
Un pizzico di sale
4-6 foglie di basilico
3 cucchiai di ricotta affumicata grattugiata
Gli gnocchi: in
un pentolino, meglio se antiaderente, portare a bollore l’acqua con il sale. Versarci
la farina tutta insieme, abbassare il fuoco e mescolare subito e vigorosamente
con un cucchiaio di legno. Non appena il composto forma una palla (non
preoccupatevi se è un po’ grumosa), spegnere il fuoco e ribaltare il composto sulla
spianatoia (non infarinata) e impastare rapidamente (siete liberi di imprecare
un po’, l’impasto è molto caldo, sarete scusati), finché il composto sarà
liscio e omogeneo.
Formare una palla con l’impasto e farla riposare sotto
una ciotola capovolta per una ventina di minuti.
Lavare e asciugare il basilico e tritarlo finemente.
Asciugare eventuale condensa che si è formata sulla
spianatoia e riprendere l’impasto: appiattirilo un po’ e mettere al centro il
basilico, quindi lavorare bene perché si distribuisca uniformemente. Staccare
dei pezzi dall’impasto, formare dei filoncini spessi come un mignolo e
tagliarli in pezzetti di circa 1cm e ½ (la mia spianatoia è centimetrata,
quindi io li faccio VERAMENTE di 1,5cm. Avete ancora dubbi sul fatto che
deliri?).
Dare la classica forma di gnocco rotolando i pezzetti su uno riga
gnocchi o sul ventre di una forchetta.
Lasciare gli gnocchetti ad asciugare sulla spianatoia e
nel frattempo preparare il sugo.
Il sugo: in un
pentolino versare l’olio e lo scalogno tritato. Mettere sul fuoco piccolino, a
minimo, col coperchio, e far stufare dolcemente per 5’. Schiacciare i datterini
con un mestolo di legno e aggiungerli nella pentola. Coprire e far sobbollire
piano piano per una mezzoretta. Spegnere e aggiungere il basilico spezzettato.
Here we go:
lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolarli non appena vengono a
galla e saltarli qualche istante nel sugo. Impiattare e servire con una
grattata di ricotta affumicata e qualche foglia di basilico.
Mamma mia che bontà questi gnocchi!!! Io li rifarei presto.... e in barba alla bilancia e ai pareri contrari proverei anche quelli alla sorrentina! =D un bacione
RispondiElimina