Eh, che immagine
bucolica?! Una giovane banana che familiarizza in modo, uhm, cannibale, con
altri vegetali. Gli asparagi non ce l’hanno più con me per aver ucciso in modo
crudele e sgranocchiato ancora vivo, ancora sporco di terra, un loro figlio. Si
sono rassegnati.
Ora però, purtoppo,
non mi cibo più tanto spesso di asparagi selvatici, qui nella Patrie dal Friul
abito in città e non conosco le campagne abbastanza da sapere dove andare a
cercarli. In compenso conosco degli ottimi spacciatori di verdure :)
Volevo provare
qualcosa di diverso dai grandi classici asparagi-e-uova e risotto-agli-asparagi
però non ho avuto nessuna illuminazione brillante (neanche foodparing mi ha
aiutato, sigh!) e, per andare a colpo sicuro, non restava che sfogliare il
libro della Child :) Come sempre, una scelta che da soddisfazioni! :)
½ cipolla
30g burro*
450g asparagi
712ml acqua
1 cucchiaino di
sale
2 cucchiai di
farina
Latte qb, se serve
70ml panna
1 tuorlo
Sale e pepe
Oltreché
- Una pentola dal
fondo spesso, con coperchio, di almeno 1,5 l di capacità
- Una frusta
*la ricetta
originale ne prevede 45-60g, ma io il 19 maggio devo andare a un matrimonio e
non sono così certa di entrare nel vestito :s
Pulire gli asparagi: Eliminare la parte più legnosa degli asparagi,
pelarli finché apparirà la parte centrale, verde vivo. Lavarli bene in acqua
tiepida. Separare la parte superiore (circa 7cm) dai gambi e tagliare questi
ultimi in diagonale, a pezzetti di circa 2cm.
Le cime: In una pentola portare a bollore circa 700ml d’acqua
con un pizzico di sale, buttarci dentro le cime degli asparagi e farle cuocere
per 6-8’, finché saranno tenere. Ripescarle con una schiumarola (tenere da
parte l’acqua di cottura) e farle raffreddare(io le metto subito in acqua
freddissima, così conservano intatto il loro bel verde :) ). Separare le
puntine dalla parte alta del gambo, affettare sottilmente le puntine e tenerle da parte per la
decorazione. La parte alta dei gambi andrà nella base della zuppa, tra un po’
però :P.
I gambi: Riportare a bollore l’acqua di cottura, buttarci
dentro i gambi a pezzetti e cuocere lentamente, senza coperchio, per 5’. Ripescarli
con una schiumarola e tenere da parte.
La zuppa: Affettare finemente la cipolla e cuocerla a
fuoco basso in una pentola capiente, dal fondo spesso, con metà del burro per
8-10’, finché sarà tenera ma non dorata. Aggiungere i gambi, coprire e cuocere
lentamente per 5’. Aggiungere la farina e far cuocere per 1’, mescolando
sempre: i gambi appariranno quasi ‘pastellati’.
Spegnere il fuoco,
aggiungere a filo 150ml di acqua di cottura degli asparagi calda e mescolare
bene con una frusta, dunque aggiungere anche il resto dell’acqua, mescolare
bene e riaccendere il gas.
Far bollire piano,
parzialmente coperto, per circa 25’, o finché i gambi saranno tenerissimi. Se la
zuppa è troppo spessa, regolarne la densità un po’ di latte (a me non è
servito). Togliere dal fuoco, aggiungere anche le parti superiori dei gambi e
frullare il tutto. Se rimangono delle fibre passare il tutto al colino.
In un pentolino
amalgamare bene la panna con il tuorlo, sbattendo con una frusta. Versare a
filo 200ml di zuppa calda sul composto di panna e tuorlo, sbattendo sempre. Aggiungere
quindi il resto della zuppa e le puntine affettate. (**)
Subito prima di
servire, rimettere il tutto sul fuoco, mescolando piano con un cucchiaio di
legno. Quando la zuppa è ben calda, ma prima che bolla, spegnere il fuoco,
aggiustare di sale e pepe e aggiungere il burro morbido rimasto, un pezzetto per
volta, mescolando. Servire subito. Yummy!
Note:
-
(**): se
si vuole preparare la zuppa con un certo anticipo arrivare fino a questo punto,
farla raffreddare bene senza coperchio, quindi coprirla e riporla in frigo fino
a poco prima di servire, quando resterà da fare solo l’ultimo, burrosissimo,
passaggio :)
-
io ho
usato degli asparagi sottili quasi quanto quelli selvatici, erano tenerissimi:
non c’è stato bisogno di pelarli e ho ridotto i tempi di cottura, ma la ricetta
è pensata per gli asparagi ciccioni :)
-
ai
salutisti: non fatevi tentare dal togliere la panna, il tuorlo e i 15g di burro
della mantecatura: ho assaggiato la zuppa ad ogni step e, fidatevi, non c’è
confronto!
Ricetta
tratta da “Mastering the art of French Cooking”
Ma mi hai sentito??? Stavo pensando "la faccio e tolgo la panna..." ma poi ho letto l'ultima riga
RispondiElimina:-)
quanto sei patatona in quella foto :D
RispondiElimina@ Stefania: eheheheh! Lo so lo so, la tentazione è forte, ma resisti e non te ne pentirai! ;)
RispondiElimina@ Utti: :D